Jansy Mello:
The text you requested can be copied
and pasted, whether Adobe commands like it or not, but I doubt it would
interest the forum, despite the interesting fact that it documents how
Dr. Schweitzer dwells in the same detestable torrid zone of Nabokovian
antipathies as Dr.Castro. Galimberto's article is however well worth
reading. Unlike Nabokov, he has a profound background in both
philosophical hermeneutics and psychiatry, and is a voluminous and
acute critic of both areas of thought. He is free, again, of the
'ethical' prejudices, enlivened by the spectre of negative fallout from
an unpalatable theory were it to prove truthful, which so worried
Nabokov here into spouting, oddly for him, the usual clichés.
For the record:-
FREUD.
L’avrò già fatto capire, ma vorrei ripetere che detesto non uno ma
quattro dottori: il dr.Freud, il dr. Zivago, il dr.Schweitzer, e il dr.
Castro. Naturalmente il primo vince di molte lunghezze, come dicono
alla corse dei cavalli. Non ho alcuna intenzione di sognare gli
squallidi sogni borghesi di un austriaco dalla testa balzana e
dall’ombrello malinconico. Vorrei segnalare altresì che la fede
freudiana ha pericolose conseguenze etiche: per
esempio, quando a un lurido assassino con un
cervello da tenia si concedono le attenuanti perché la sua mamma lo
sculacciava troppo o troppo poco – una spiegazione è buona quanto
l’altra. Tutto l’imbroglio freudiano mi ha
l’aria di una farsa, più o meno come il
gigantesco aggeggio o feticcio di legno lucido, con un
bel buco altrettanto lucido al centro, che non rappresenta nulla se non
la bocca aperta del filisteo al quale raccontano
che si tratta di una grande scultura prodotta
dal più grande cavernicolo vivente.
Peter Dale